Monica ed io, Stefano, siamo gli armatori del Jonathan Livingston. Viviamo a bordo. Abbiamo il progetto di partire per un viaggio nei mari del mondo senza una data di ritorno e senza fretta.
Dopo aver giringirato per il Mediterraneo, siamo passati dalle colonne d’Ercole nel 2016.
Adoro il mare da sempre si può dire che che ci sono nata, l’idea di vivere in barca era un sogno remoto, viaggiare, conoscere la storia del mio paese e quella di altri, raccontata dal mare, le abitudini e i ritmi della gente del mare e “di là” dal mare.
Finalmente seguire il battito dei giorni e sentirlo in armonia con la terra che gira.
Questo in barca si può avere più facilmente che sulla terra, e fatti i conti, meglio adesso che poi. Così quando è arrivato il momento della svolta decisiva non ho avuto dubbi; le difficoltà sono il mezzo per migliorare quando i sogni sono vivi. (leggi..)
Ho un passato da cittadino stanziale nella Milano ‘da bere’, dove sono nato e cresciuto quando mi folgora, nel lontano 1991, una esperienza in barca a vela con dei giramondo in quel delle Bahamas. Al momento una vacanza e nulla più, archiviata e – quasi – dimenticata. Nel 2010, col programma di stare due mesi in Sardegna tra ottobre e novembre insieme alla mia compagna di viaggio, veniamo entrambi colpiti da una idea durante una passeggiata in spiaggia: Prendiamo una barca a vela e la facciamo diventare la nostra casa.
Detto fatto, ma non così semplice come si possa pensare: studio, escursioni con ogni tempo, ricerca della barca adatta e una incrollabile determinazione a tener vivo questo progetto.
Sei mesi di ricerca e un considerevole numero di imbarcazioni visitate, ma alla fine il sogno si avvera: il Jonahan Livingston diventa la nostra casa e la nostra compagna dei viaggi che faremo in futuro. Alcuni mi dicono: ‘ci vuole coraggio’, altri: ‘vi invidio’; niente di tutto ciò, solo una interpretazione di come si vuol vivere la vita che deve venire. (leggi..)