Per me è fantastico, la sensazione di un inizio importante che si avvicina a un’essenza più antica, sento un eco di memorie nomadi, vedremo dove mi condurranno, la barca a vela è perfetta per questo: il mezzo col quale viaggiare che è anche la tua casa, per conoscere posti e civiltà diverse, lentamente e in armonia. È anche la scelta del proprio “pollice verso”, fatto di adrenalina a volte e dove il rischio ha la faccia della propria inadeguatezza a misurarsi con una forza talmente grande che manco ti vede ma lo preferisco alle leggi di vita create dall’uomo per sopravvivere nelle grandi città.
Andar per mare vuol anche dire prendere le misure di se stessi, limiti che pensavi irremovibili si spostano e ne vedi altri che magari non immaginavi, poi ancora sto scoprendo che la sensibilità o quello che chiamiamo sesto senso o meglio ancora il famoso gut feeling in mare ha un posto in prima fila e va sempre ascoltato. Mentre entravamo nella baia di porto kajio ho subito avuto una sensazione claustrofobica, l’acqua torbida e un 2 alberi arruginito, ancorato in mezzo alla baia a un corpo morto, le pareti montagnose attorno rimandavano il boato del vento con una risonanza insopportabile, poche e conciate barchine di pescatori, quel poco che c’è a riva è trasandato e triste.
Amen, passa la prima notte, il mattino controllo le previsioni per andarmene via da lì prima possibile ma nulla, sembra che da quando siamo in grecia possiamo solo scappare da burrasche infilando rosicate finestre una dopo l’altra, il giorno che segue accresce la mia ansia, cattivo umore divento intrattabile….. la notte è l’incubo per eccellenza, su com’è andata leggi Stefano non ci spendo mezza parola, l’unica considerazione su questo posto è che è infelice, soffocante e ho la netta sensazione che abbia un karma pesante di cui non si è proprio liberato questo influisce sugli esseri umani come sui luoghi.
Appena salpati per Kithira l’aria torna a essere respirabile, non avevamo voglia di fare molte miglia e abbiamo tentato di passare la notte, nella parte est dell’isola in 2 differenti baie ma nulla i fondali rigettavano la nostra ancora come cemento così dobbiamo proseguire, stanchi ormeggiamo nella bella baia di Kapsali a sud dell’isola, ma anche da qua ci ritroveremo a scappare, infatti dopo la prima notte ormeggiati lungo il molo ci dobbiamo spostare perchè la
ciao cugina…ho letto tutto finalmente ..per sentire un po’ di calore in mezzo alla burrasca di qua..scrivi sempre come un dio..il mio prefrito che ri fa scrivere così ora..ci è scappata la lacrimuccia anche quando parlavi di me e te ne sono grata..spero davvero che il guerriero in me che poco riconosco vinca lo setsso la battaglia. ti voglio un bene che solo tu conosci .lu
grazie Lu mi fa felice sapere che mi leggi, ho così la sensazione di averti quà, e in qualche modo far fluire l’energia, ti abbraccio fortissimo donna coraggiosa!